Arte Marziale
L'arte di Marte, l'arte del dio romano della guerra.
L'arte di uomini che con arnesi diversi, in epoche diverse, con tattiche diverse hanno saputo proteggere un pezzo di terra,
un nucleo di esseri umani, una sola idea. Questa è la ricerca principale di GdC, quella per cui tutte le altre sono
strumentali, così l'oplologia come la metallurgia e la ricerca storica. Preparare uno o più uomini a rispondere ad
un'aggressione per proteggere se stessi e chi li circonda.
E come dice Maestro di Grassi una volta che si possiede l'arte poco importa l'attrezzo, sia esso una spada,
la mano o una seggiola. L'arte marziale è l'arte del corpo e dei sensi addestrati a dare risposte istintive a stimoli esterni.
Arte marziale comprende la lotta, le armi corte, le armi in asta, le spade da fante, gli scudi , le spade a due mani,
le spade da lato, le armi da botta fino anche alle armi da fuoco o al bastone da passeggio.
Qui il discrimine forte tra sport e marzialità, non una cesura ma una netta differenziazione che lascia aperti
interessantissimi momenti di confronto agonistico, ma che lascia al punto il suo significato, diverso da
vittoria e sconfitta marziale.
Tutte le armi della guerra o del duello non sportivo sono oggetto di indagine per GdC e tra queste la regina è la spada a
due mani, un'arma che è presente sul territorio nazionale dal XI° secolo e che trova la sua massima espressione nel terzo
libro del trattato di Maestro Achille Marozzo del 1536.
I due approcci riconosciuti da GdC come propedeutici alla crescita marziale dell'individuo sono le forme o
assalti codificati dai maestri antichi e lo scontro armato con adeguate protezioni tra marzialisti esperti.
Guardia di Croce - Centro Studi sulle Armi Antiche e sull'Antica Arte Marziale
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